Non è possibile vietare di avere cani in casa, anche se il condominio la pensa in maniera diversa. Vediamo tutti i dettagli.
Ormai il possesso di animali domestici in casa, cani, gatti, uccelli e così via è diventato molto comune per le famiglie. Questi animali sono diventati membri della famiglia a tutti gli effetti. Lo testimoniano i numeri che parlano di milioni di pet nelle case degli italiani.

Eppure non a tutti gli animali domestici suscitano la stessa simpatia. Anzi uno dei temi caldi per la giurisprudenza è proprio legato alla presenza degli animali domestici nei condomini, dove le posizioni al riguardo possono essere contrastanti, tanto da arrivare alle aule del tribunale. Quindi chiedersi se un condominio può vietare il possesso di un cane è del tutto comprensibile.
Cani in casa, il condominio che dice?
Con la riforma del condominio risalente al 2021, sembrava che un condominio non potesse vietare il possesso di un animali in casa. Tuttavia la norma non specificava se il riferimento è per i regolamenti assembleari (approvati a maggioranza) o a quelli contrattuali (approvati all’unanimità).

Ma da questo aspetto nascevano diverse controversie con posizioni contrastanti anche a livello giuridico. Così un regolamento condominiale che impediva la presenza di animali in casa era possibile e consentito. Tanto che soprattutto chi era in affitto rischiava addirittura lo sfratto nel caso non rispettasse il regolamento condominiale con il divieto di avere animali in casa. Eppure anche per i regolamenti di tipo contrattuale le cose stanno cambiando.
Infatti una recente sentenza del Tribunale di Cagliari ha dichiarato nullo il regolamento condominiale di tipo contrattuale che vietava il possesso di animali domestici, compresi i cani, negli appartamenti. Secondo il Tribunale il rapporto affettivo tra animale e persona è strettamente affettivo e la stessa giurisprudenza ha riconosciuto ormai il carattere senziente degli animali.
Inoltre il nuovo codice civile con l’articolo 1138 dispone che i regolamenti condominiali non possano vietare di detenere animali domestici. Per il Tribunale di Cagliari l’articolo citato si applica a tutti i tipi di regolamenti condominiali. Quindi le indicazioni dei regolamenti che vietano di avere cani, gatti, pesciolini rossi e così via in casa, sono da considerarsi nulle.
Si tratta di una sentenza importante perché riconosce il legame affettivo tra uomo e cane (o qualsiasi animale domestico), difendendo il diritto della persona di averlo in casa con sé. Ormai questo dato è entrato nella coscienza collettiva, un cane o un gatto sono parte della famiglia e come tali vanno trattati e rispettati.