Ci sono casi in cui fare l’ISEE non conviene affatto: ecco quando è meglio non procedere e per quale motivo.
Quando si parla di bonus e agevolazioni erogati dallo Stato, l’ISEE gioca un ruolo fondamentale. È da esso che dipende l’accesso ai diversi incentivi e il loro importo – che può variare a seconda della situazione economica in cui riversano i richiedenti. Non sempre, però, avere l’ISEE conviene: vediamo in quali casi è meglio non farlo.
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L’Indicatore della situazione economica equivalente è uno strumento che permette di determinare la condizione economica, per l’appunto, di un nucleo familiare. Questo fa riferimento ai redditi e al patrimonio (che sia mobiliare o immobiliare) della famiglia, insieme alla composizione della stessa (per quanto riguarda il numero dei membri e l’eventuale presenza di minori o soggetti con disabilità).
L’ISEE è un punto di riferimento centrale nel welfare state. Lo strumento, infatti, assicura una distribuzione equa delle risorse pubbliche: lo Stato, affidandosi all’Indicatore, consente a chi si trova in una situazione di maggiore difficoltà di accedere a prestazioni e tariffe agevolate che possono fornire un utile sostegno economico.
ISEE, ecco in quali casi non serve e perché
Molte famiglie hanno già richiesto l’ISEE 2025, così da non rischiare di andare incontro ad una riduzione dell’assegno unico universale. Per chi intende continuare a beneficiare di determinati bonus, o presentare domanda per poter accedere agli incentivi confermati anche per quest’anno (come l’assegno di inclusione, il supporto per la formazione e il lavoro, la carta acquisti e la carta dedicata a te, o il bonus bollette), l’Indicatore è imprescindibile.
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Esistono, però, misure che non prevedono il possesso di un ISEE – sebbene per ricevere un importo più alto sia obbligatorio dichiarare la propria situazione economica. Si tratta dell’assegno unico universale e del bonus nido. Per coloro che non hanno bisogno di nessuna delle prestazioni e dei bonus sopracitati, ad ogni modo, non serve richiedere l’Indicatore.
Lo stesso vale per chi ha già la certezza di avere un ISEE molto alto, per esempio pari a 50.000 euro. In questi casi non sono previsti incentivi e bonus. Le agevolazioni, infatti, in genere vengono messe a disposizione dei cittadini per fornire un supporto economico a chi è maggiormente in difficoltà.
Le persone che, in passato, hanno constatato di avere un Indicatore elevato, possono quindi evitare di richiederlo nuovamente. In caso di ripensamenti, infine, c’è sempre tempo di presentare l’ISEE qualora ci fossero cambiamenti delle proprie condizioni economiche o ci si dovesse ritrovare in una situazione di bisogno.