Autovelox, continuano a essere uno degli incubi più grandi degli automobilisti. Eppure di alcuni non bisogna aver timore.
Ogni automobilista che abbia preso una multa da un autovelox conosce la spiacevole sensazione che si vive dopo un flash luminoso lungo la strada. L’ansia che si risolve solo all’arrivo della contravvenzione e il dubbio sulla velocità effettiva della propria vettura. Eppure non dovrebbero esserci dubbi, gli autovelox, montati spesso su colonnine arancioni, dovrebbero essere affidabili e omologati secondo le norme in vigore.
Le polemiche non mancano, come i ricorsi degli automobilisti contro sanzioni non valide perché effettuate da dispositivi non in regola, non segnalati e posizionati correttamente, usati a volte in maniera pretestuosa dalla autorità locali. Comunque gli autovelox restano un potente strumento tecnologico in mano per colpire chi non rispetta le norme del Codice stradale.
Alcuni dei dispositivi montati lungo le strade italiane non servono a segnalare le violazioni ai limiti di velocità. Hanno soltanto una funzione dissuasiva, non c’è una fotocamera attiva in ogni colonnina presente. Ma come fare a distinguere le due tipologie? Non è così semplice. Inoltre occorre aggiungere alcune osservazioni.
Intanto c’è da sapere che molte amministrazioni locali installano più colonnine del numero effettivo di fotocamere attive. Poi le stesse forze dell’ordine spostano i dispositivi di rilevamento attivi da una colonnina all’altra e alcune di queste rimangono senza fotocamera in funzione per mesi. Svolgendo quindi solo una funzione deterrente.
Detto questo ci sono delle modalità per verificare se la colonnina ha un box con camera attiva. Il modo più semplice e immediato è guardare dentro la fessura del box. Se il dispositivo è presente si vede immediatamente l’obiettivo della fotocamera, mentre in caso contrario c’è solo una scatola vuota. Poi in genere nelle vicinanze delle colonnine attive sono posizionati dei sensori (strisce di colore nero o dispositivi magnetici sull’asfalto).
L’assenza di questi dispositivi può indicare così la mancanza di un autovelox in funzione. Va osservato anche il cartello di segnalazione del dispositivo. In questo caso un cartello nuovo, posizionato da poco indica senza dubbio la presenza di una fotocamera attiva, così come al contrario un segnale vecchio e deteriorato potrebbe essere legato a un box vuoto.
Infine ricordiamo sempre che un flash improvviso lungo la carreggiata indica senza dubbio la presenza di un autovelox presente del quale tenere assolutamente conto. Quindi meglio rallentare e in ogni caso, la soluzione migliore per evitare problemi con l’autovelox è rispettare i limiti di velocità di quel tratto stradale.
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