La tentazione degli automobilisti, dissimulare la targa. Un trucco per l’autovelox, ma con effetti pesanti.
Uno degli strumenti di deterrenza e sanzione per le violazioni ai limiti di velocità è l‘autovelox. Posizionato lungo strade ed autostrade serve anche come mezzo di deterrenza, spingendo gli automobilisti a un’attenzione maggiore durante la guida. Ma il suo utilizzo è spesso al centro di polemiche e controversie giudiziarie.
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Non manca chi accusa le amministrazioni locali di usare l’autovelox per finanziare le proprie casse. Il tema è certamente scottante al punto che la giurisprudenza si è espressa varie volte sul tema. D’altra parte alcuni guidatori sono tentati di evitare gli autovelox e i limiti di velocità con trucchi più o meno leciti, tra cui quello di camuffare la targa. Ma un comportamento del genere è consentito dalla legge?
Camuffare la targa per schivare l’autovelox, si può?
Eludere i controlli di velocità, alterando la leggibilità della targa è un comportamento al centro di una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito un precedente di rilevo sulla materia. La sentenza è la numero 5255/25 che si è occupata proprio di un caso del genere, cioè del tentativo di un automobilista di evitare l’identificazione della targa da parte dell’autovelox, coprendola con del nastro adesivo.
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Il Codice della Strada prevede già una sanzione amministrativa per chi circola con la targa non leggibile che va da 42 a 173 euro, pensiamo a chi copre la targa con del fango per renderla illeggibile. Anche chi la perde deve segnalare e denunciare la cosa, entro 48 ore dallo smarrimento. In caso contrario rischia una sanzione pecuniaria.
La Corte di Cassazione ha stabilito il reato di falso materiale per chi copre la targa della vettura per scongiurare l’identificazione dell’autovelox. Il falso materiale è l‘alterazione di un atto o documento ufficiale che ha valore legale. Usare del nastro adesivo per cambiare le lettere della targa, come nel caso in questione, significa renderla diversa da quelle fornita dalla Motorizzazione civile.
Quindi significa modificare il certificato amministrativo che attesta l’immatricolazione del veicolo e la sua idoneità a circolare. Il falso materiale scatta così quando c’è l‘intenzione di alterare la targa con il fine di ingannare le autorità ed evitare la multa, avendone un vantaggio. C’è quindi il rischio concreto di denuncia e processo penale.
L’illecito amministrativo invece si ha quando la targa risulta illeggibile per cause involontarie o fortuite. Ad esempio per il fango della strada o per l’usura), in questo caso c’è solo una sanzione amministrativa e si applica solo una multa pecuniaria.