Su ChatGPT fra poco potremo parlare anche di argomenti tabù e censurati fino ad ora: di quali si tratta.
OpenAI si appresta a rilasciare Gpt-4.5 e Gpt-5 e proprio contestualmente a questi aggiornamenti si vocifera che aumenteranno gli argomenti di cui potremo parlare con l’Intelligenza Artificiale. Fino ad ora infatti c’erano due argomenti tabù e censurati che questo chatbot non trattava.
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L’azienda ha così annunciato la modifica alle politiche sui contenuti controversi dichiarando che “Nessuna idea è intrinsecamente fuori discussione”. Se fino ad ora la posizione presa dal chatbot sembrava di tipo paternalistico, atta a “proteggere” l’utente da argomenti tabù, adesso le cose potrebbero cambiare.
Gli argomenti tabù di cui potremo parlare con ChatGPT a breve
Fino ad ora con ChatGPT non si poteva discutere di sesso e violenza ma pare che questi due argomenti non saranno più “censurati” grazie ad una nuova politica che verrà presto introdotta proprio sui temi controversi. Nell’annuncio ufficiale sulla modifica che avverrà a ChatGPT, si legge: “Questo aggiornamento rafforza il nostro impegno per la personalizzazione, la trasparenza e la libertà intellettuale di esplorare, discutere e creare con l’IA senza restrizioni arbitrarie, assicurando al contempo che rimangano in vigore le barriere di sicurezza per ridurre il rischio di danni reali”.
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La comunità sviluppatori che usano il chatbot di OpenAI hanno chiesto da tempo una “modalità per adulti” e il CEO Sam Altman sembrerebbe disposto ad accontentarla. ChatGPT tratterà anche quelli che per ora sono ritenuti argomenti potenzialmente offensivi. Nella sostanza sono state esplicitate tre categorie di contenuti non ammessi:
- I contenuti proibiti in ogni circostanza, cioè tutto quello che riguarda “contenuti sessuali che coinvolgono minori“. In questo caso, il chatbot non darà mai alcuna risposta
- I contenuti con restrizioni: ovvero quelli che includono “rischi informativi” e dati personali sensibili. L’unico uso concesso è quello di trasformare le informazioni date dall’utente nel prompt. Per esempio, trasformare un file Pdf che contiene dati personali in un altro formato oppure chiedere la traduzione dall’inglese al tedesco di alcune frasi che trattano argomenti “sensibili” come l’uso di sostanze illegali
- I contenuti sensibili che, se “usati in contesti appropriati e in circostanze specifiche”, saranno permessi. E questo include “scene erotiche e violenza“. I contesti ammessi sono quello scientifico, storico, informativo, creativo e “qualsiasi altro dove i contenuti sensibili sono appropriati“. “Ciò include rappresentazioni testuali, audio (ad esempio, suoni erotici o viscerali violenti) o visive“.
Quindi in futuro con ChatGPT si potranno trattare anche questi argomenti anche se l’obiettivo resta sempre lo stesso: “l’assistente virtuale deve assistere l’umanità, non plasmarla”. A tal proposito ci sarà presto anche un’altra modifica ovvero la rimozione degli avvisi arancioni quando si chiede a ChatGpt di fornire una risposta proibita.
Il chatbot potrà comunque rispondere dicendo di non poter aiutare l’utente ma senza appunto la comparsa della barra arancione. Così OpenAI si vuole liberare della censura di cui è stato spesso accusata.