Bonus affitto 2025 per chi ha il contratto indeterminato: i requisiti per rientrare

Bonus affitto, una significativa novità per alcuni dipendenti a tempo indeterminato. Scopriamo di che cosa si tratta.

Uno dei problemi maggiori per molte famiglie è rappresentato dalle locazioni. Infatti nelle principali città e in genere in tutti i centri urbani il costo degli affitti a scopo abitativo è molto elevato, soprattutto se rapportato alle retribuzioni medie. Una difficoltà in più per chi esce dalla famiglia, anche con un contratto di lavoro in tasca e per chi decide di cambiare residenza pur di lavorare.

coppia sorridente con modellino di casa, scritta bonus affitto 2025
Bonus affitto 2025 per chi ha il contratto indeterminato: i requisiti per rientrare – synergie.it

Infatti se per chi trova lavoro nel comune di residenza le cose possono trovare una soluzione contando anche sull’alloggio di famiglia, chi si trasferisce in un altro comune incontra spesso maggiori difficoltà nella ricerca di una nuova abitazione in locazione a prezzi sostenibili. Ma ora ci sono delle novità, vediamole.

Bonus affitto 2025, in che cosa consiste

Per venire incontro alle esigenze di chi è alla ricerca di una casa in affitto in occasione di un trasferimento per lavoro, con la legge di bilancio 2025 sono state introdotte delle importanti novità. In particolare è stata avviata una nuova disciplina a favore dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025.

Per questi neo assunti è previsto che per due anni, a partire dalla data di assunzione, le somme versate dal datore di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione non siano considerate a fini fiscali nella formazione del reddito. Un vero e proprio bonus per le spese d’affitto. Il limite massimo di questa defiscalizzazione è di 5mila euro all’anno. Ma quando si può ottenere questa agevolazione fiscale?

monete e sagome di case
Bonus affitto 2025, in che cosa consiste (synergie.it)

Per avere questo bonus fiscale devono essere presenti tre requisiti. Intanto l’importo del reddito da lavoro dipendente percepito nell’anno che precede l’assunzione non deve superare i 35mila euro. Inoltre il lavoratore trasferisce la residenza nel comune di svolgimento della nuova occupazione e questo sia distante più di cento chilometri dal comune della vecchia residenza.

Per finire, il neo assunto deve rilasciare al nuovo datore di lavoro un’autodichiarazione in cui attesta il luogo di residenza nei sei mesi precedenti la data di assunzione. Come si vede in questo odo sono favoriti i lavoratori che si spostano per lavoro in comuni molti distanti da quelli di precedente residenza.

Con il questa sorta di bonus, i nuovi assunti sono rimborsati dai datori di lavoro per i primi anni del trasferimento. Si favorisce così la mobilità interna nel Paese e la scelta di chi si sposta alla ricerca di una nuova occupazione stabile.

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