Sono state avanzate due proposte di legge dalla Lega per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: cosa prevede l’iniziativa.
Il 28 febbraio è fissata la scadenza per settima rata della rottamazione quater, disposizione che permette ai contribuenti di saldare i propri debiti senza sanzioni ed interessi in 18 rate spalmate su cinque anni complessivi. Sono previsti anche 5 giorni di tolleranza che spostano il termine ultimo di pagamento al 7 marzo.

Nel frattempo, la Lega ha avanzato due disegni di legge per varare una nuova sanatoria fiscale che permetterebbe ai cittadini di regolarizzare la propria posizione senza dover pagare interessi e sanzioni e con un piano di rientro più ampio. Si parla, secondo le stime, di circa 10 milioni di italiani che potrebbero aderire alla rottamazione quinquies. Ora rimane da valutare le coperture per introdurre la misura.
Nuova rottamazione cartelle esattoriali: arrivano due proposte di legge della Lega
La Lega torna a spingere per introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, dopo i due tentativi messi in atto con emendamenti avanzati prima alla Legge di Bilancio e successivamente al testo del decreto Milleproroghe, in entrambi i casi respinti.

In questi giorni, il partito di Matteo Salvini ha depositato due proposte di legge, uno alla Camera e uno al Senato, per valutare la nuova sanatoria che interesserebbe circa 10 milioni di contribuenti. Nello specifico, la rottamazione quinquies coinvolgerebbe tutti quei provvedimenti affidati all’Agente della riscossione nel periodo tra il 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, ossia nei 18 mesi successivi rispetto alle cartelle inserite nella precedente rottamazione (1° gennaio 2000 – 30 giugno 2022). Inoltre, sarebbe previsto anche un piano di restituzione più ampio rispetto a quello della rottamazione quater (18 rate spalmate in 5 anni): la nuova disposizione consentirebbe di saldare i debiti con il Fisco, senza sanzioni e interessi, in 120 rate mensili (10 anni).
Ora i disegni di legge verranno valutati nuovamente dal Governo per capire se possano esserci le coperture finanziarie utili per la misura. Secondo la Lega, oltre a permettere a milioni di contribuenti di saldare i propri debiti, la nuova rottamazione consentirebbe allo Stato di non accumulare crediti fiscali da recuperare.
Ci sarebbe stata già un’apertura da parte del vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ma il Governo invita alla cautela e, oltre alla possibile mancanza di coperture (servirebbero circa 5,2 miliardi per la misura), starebbe riflettendo su un’altra problematica, ossia l’eventualità che i contribuenti smettano di pagare dopo aver saldato alcune rate. Secondo alcune stime, difatti, con le prime quattro rottamazioni lo Stato ha incassato solo poco meno 39 dei 64,5 miliardi previsti.