Cartelle esattoriali: tutte queste sono scadute nel 2025. Migliaia di italiani liberi

Molte cartelle esattoriali andranno in prescrizione nel corso del nuovo anno: capiamo di quali si tratta e quando scatta la prescrizione.

Mentre si continua a discutere di un’eventuale nuova rottamazione per i debiti, come proposto più volte dalla Lega di Matteo Salvini, molti italiani si chiedono quali cartelle esattoriali verranno cancellate nel corso del 2025.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali: tutte queste sono scadute nel 2025. Migliaia di italiani liberi (Synergie.it)

Per quanto riguarda la prescrizione di un provvedimento affidato all’Agenzia della Riscossione, non vi è una risposta univoca, ma bisogna tenere in considerazione una serie di fattori. Questi permetteranno di capire al debitore se una cartella ricevuta in passato non debba essere più pagata in quanto prescritta. Vediamo quali sono gli atti che andranno in prescrizione durante il nuovo anno.

Cartelle esattoriali, quali sono già prescritte nel 2025: i dettagli

Nei giorni scorsi, la Lega ha avanzato due nuove proposte di legge per introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, dopo la bocciatura arrivata prima all’emendamento alla Legge di Bilancio e successivamente a quello al decreto Milleproroghe.

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Cartelle esattoriali, quali sono già prescritte nel 2025: i dettagli (Synergie.it)

In attesa di nuovi aggiornamenti sull’iniziativa ormai cavallo di battaglia del partito di Matteo Salvini, cerchiamo di capire quali sono le cartelle che andranno in prescrizione durante il 2025. Bisogna, intanto, fare una precisazione: non tutti i provvedimenti prevedono gli stessi termini. Il primo fattore da considerare è il tributo per cui è stato emesso l’atto. In base alla tipologia di tributo, difatti, la prescrizione è di:

  • 10 anni per tasse dovute allo Stato, come Iva, Irpef, Ires, Imposta di bollo, ipotecaria, catastale, canone Rai, contributi alle Camere di Commercio;
  • 5 anni per imposte dovute agli Enti locali, come Imu, Tari, Tosap, ma anche multe, contributi Inail, bollette telefoniche e abbonamenti alle pay-tv;
  • 3 anni per la tassa automobilistica (bollo auto).

Fondamentale anche capire da quando decorre il termine di prescrizione del provvedimento. Questo termine scatta dalla data di notifica della cartella esattoriale, ma qualsiasi atto inviato successivamente dall’Agenzia delle Entrate azzera il conteggio che ripartirà dalla notifica dell’atto.

Tenendo costo di questi fattori, è possibile capire quali siano le cartelle che andranno in prescrizione durante il 2025. Nel dettaglio, sono già prescritti nel 2025 tutti quei provvedimenti per i quali non sono stati ricevuti atti successivi ed emessi:

  • nel 2021 per quanto riguarda il bollo auto,
  • nel 2019 per le cartelle che hanno 5 anni come termini di prescrizione;
  • nel 2014 per le cartelle che hanno 10 anni come termini di prescrizione.

In questi casi, il contribuente dovrà attendere un eventuale sollecito di pagamento da parte del creditore. Quando arriverà l’atto, sarà necessario contestarlo in modo da far annullare il debito relativo alla cartella prescritta.

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