Molte cartelle esattoriali andranno in prescrizione nel corso del nuovo anno: capiamo di quali si tratta e quando scatta la prescrizione.
Mentre si continua a discutere di un’eventuale nuova rottamazione per i debiti, come proposto più volte dalla Lega di Matteo Salvini, molti italiani si chiedono quali cartelle esattoriali verranno cancellate nel corso del 2025.
Per quanto riguarda la prescrizione di un provvedimento affidato all’Agenzia della Riscossione, non vi è una risposta univoca, ma bisogna tenere in considerazione una serie di fattori. Questi permetteranno di capire al debitore se una cartella ricevuta in passato non debba essere più pagata in quanto prescritta. Vediamo quali sono gli atti che andranno in prescrizione durante il nuovo anno.
Nei giorni scorsi, la Lega ha avanzato due nuove proposte di legge per introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, dopo la bocciatura arrivata prima all’emendamento alla Legge di Bilancio e successivamente a quello al decreto Milleproroghe.
In attesa di nuovi aggiornamenti sull’iniziativa ormai cavallo di battaglia del partito di Matteo Salvini, cerchiamo di capire quali sono le cartelle che andranno in prescrizione durante il 2025. Bisogna, intanto, fare una precisazione: non tutti i provvedimenti prevedono gli stessi termini. Il primo fattore da considerare è il tributo per cui è stato emesso l’atto. In base alla tipologia di tributo, difatti, la prescrizione è di:
Fondamentale anche capire da quando decorre il termine di prescrizione del provvedimento. Questo termine scatta dalla data di notifica della cartella esattoriale, ma qualsiasi atto inviato successivamente dall’Agenzia delle Entrate azzera il conteggio che ripartirà dalla notifica dell’atto.
Tenendo costo di questi fattori, è possibile capire quali siano le cartelle che andranno in prescrizione durante il 2025. Nel dettaglio, sono già prescritti nel 2025 tutti quei provvedimenti per i quali non sono stati ricevuti atti successivi ed emessi:
In questi casi, il contribuente dovrà attendere un eventuale sollecito di pagamento da parte del creditore. Quando arriverà l’atto, sarà necessario contestarlo in modo da far annullare il debito relativo alla cartella prescritta.
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