Debiti con l’Agenzia delle Entrate, le circostanze in cui a pagare sono i figli. Quando scatta la responsabilità dei figli.
Una delle questioni più gravi che capita di dover affrontare in varie circostanze è quella relativa ai debiti del genitore . Questi possono essere di varia natura. Quella fiscale per tasse o cartelle esattoriali e così via, oppure amministrativa come per le multe stradali.
Ma possono esserci anche debiti di natura civile, ad esempio con banche o finanziarie oppure di penale, in caso di sanzioni pecuniarie e ammende. Ma in tutti questi casi che cosa succede? Si tratta di un dubbio legittimo e che non occorre sottovalutare. Per rispondere a questa domanda, si può dire in linea generale che ognuno risponde dei debiti contratti con il proprio patrimonio, ma occorre fare delle precisazioni.
I debiti di un genitore non ricadono sui figli, anche se convivono con il genitore. Inoltre il fatto di essere fiscalmente a carico non significa avere una responsabilità patrimoniale. Se un genitore non versa le tasse, non può essere il figlio a risponderne con il suo patrimonio.
Ma ci sono due situazioni nelle quali questo principio non si applica. Il primo avviene quando il figlio accetta l’eredità del genitore defunto. L’altra si delinea se il figlio firma una fideiussione in favore di un genitore, in altre parole quando si fa garante per un obbligazione (ad esempio un mutuo o un prestito). Il primo caso è quello più frequente e che bisogna considerare con cautela.
Quando un genitore muore e si accetta l’eredità, oltre ai beni si accettano anche i debiti. L’accettazione dell’eredità è necessaria per la trasmissione dell’obbligo e quindi della responsabilità con il patrimonio personale (con l’importante eccezione dell’accettazione con beneficio di inventario). Una richiesta di pagamento effettuata da un creditore a un figlio prima dell’accettazione dell’eredità non ha fondamento.
Non passano a un figlio che accetta l’eredità le sanzioni amministrative, penali o fiscali. Quindi una multa stradale, sanzione amministrativa non si eredita. Mentre un debito con il fisco, il figlio deve versare il capitale dovuto e non le sanzioni. Un figlio risponde dei debiti del genitore solo nei limiti della quota accettata e non di tutta la somma.
Le altre situazioni in cui un figlio risponde dei debiti dei genitori avviene quando si fa garante per un contratto di fideiussione, oppure quando è cointestatario di un conto o di una casa. Da ricordare anche il caso della donazione fittizia che avviene per sottrarre un bene dai creditori. In questa circostanza ci può essere l’azione revocatoria che rende inefficace la donazione.
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