E’ confermato: spiacevole sorpresa per tutti i proprietari di un libretto Poste

Libretto postale, una notizia che non renderà felici i possessori di questo strumento di risparmio. I particolari della situazione.

Uno degli strumenti di risparmio più sfruttati dalle famiglie e dagli investitori in genere è senza dubbio il libretto di risparmio postale. Si tratta di una modalità diffusa e popolare di proteggere il proprio capitale con la possibilità di ottenere anche il pagamento di interessi.

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E’ confermato: spiacevole sorpresa per tutti i proprietari di un libretto Poste Synergie.it

Insieme ad altri strumenti finanziari di raccolta di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato (come BOT, CTZ, CCT, CTZ e i buoni postali fruttiferi), i libretti di risparmio postale sono al centro di una vicenda che si prolunga ormai da molti mesi e riguarda l’esclusione di questi titoli di Stato dall’ISEE, fino a 50mila euro. Ma con implicazioni impreviste.

Libretti di risparmio postale e ISEE, che cosa succede

L’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) come noto è il mezzo con il quale si accede a una lunga serie di prestazioni o che variano proprio in base al valore dell’ISEE (basta pensare all’Assegno unico e universale o alle detrazioni IRPEF per gli studenti universitari). Proprio per favorire le famiglie in possesso di titoli di Stato, il governo aveva deciso di estrometterli dal calcolo ISEE, entro i 50mila euro.

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Libretti di risparmio postale e ISEE, che cosa succede Synergie.it

Ora finalmente è arrivato il decreto attuativo, ma il suo ritardo e la coincidenza con la scadenza della validità dell’ISEE 2024 stanno creando dei problemi alle famiglie. Infatti molti nuclei familiari hanno dovuto già provvedere, o dovranno farlo a breve, ad aggiornare l’ISEE per accedere alle prestazioni di cui hanno diritto. Ciò ha portato a inserire nel calcolo anche i titoli posseduti nel 2023, anno di riferimento dell’Indicatore economico di quest’anno.

Per sopperire alla questione è intervenuto un ulteriore decreto di modifica delle modalità di applicazione e di determinazione dell’ISEE. Tuttavia anche in questo caso, i tempi sono lunghi perché il nuovo decreto deve essere inviato alla Corte dei Conti e solo dopo il via libera può essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo l’INPS continua a calcolare l’ISEE con i titoli di Stato, compresi i libretti postali di risparmio.

La procedura per modificare i calcoli ISEE quindi non è ancora chiara e potrebbe aver bisogno di altri aggiornamenti per essere operativa e applicabile. Il risultato è che le famiglie che vorranno aggiornare l’ISEE nel corso dell’anno, dovranno sborsare altri soldi. Senza considerare il fatto che l’ISEE presentato in queste settimane continua a conteggiare i titoli di Stato fino a 50mila euro, con il rischio per molti di non poter ottenere le misure e agevolazioni che speravano.

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