INPS, le nuove misure disponibili per l’Assegno di Inclusione. Vediamo quali sono le nuove indicazioni operative da evidenziare.
La principale misura a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale è rappresentata dall’Assegno di Inclusione (AdI). La prestazione non si limita all’erogazione di un contributo monetario mensile, ma prevede un percorso di reinserimento sociale e lavorativo dei componenti occupabili della famiglia.
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Con il nuovo anno è stato già rivisto il limite ISEE per accedere all’Assegno di Inclusione. La nuova soglia è posta a 10.140 euro per l’ISEE in corso di validità, mentre il reddito familiare non può superare i 6.500 euro annui, con soglia moltiplicata per il corrispondete valore della scal di equivalenza. Questi sono alcuni dei principali requisiti di ordine economico e proprio a questo proposito sono in arrivo delle importanti variazioni a segnalare.
Assegno di Inclusione, che cosa cambia
Ricordiamo che a poter richiedere l’AdI sono le famiglie con almeno un componente nelle seguenti condizioni: anziano con età pari o superiore ai 60 anni, minore, disabile, soggetti in condizioni di svantaggio seguito dai servizi sociali. Per i richiedenti sono in arrivo delle novità importanti sono in arrivo in questo periodo. L’obiettivo dichiarato dal Ministero del Lavoro è di semplificare l’accesso all’AdI e garantire che le famiglie con carichi di cura abbiano il supporto necessario. Vediamo i dettagli delle novità.
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La prima notizia riguarda l’attribuzione d’ufficio della scala di equivalenza di 0,40 ai componenti della famiglia impegnati in carichi di cura (assistenza anziani non autosufficienti, disabili o bambini con età inferiore ai tre anni), anche se non dichiarata in maniera esplicita nella domanda. Questo aggiornamento assume particolare rilievo per i nuclei familiari con bambini sotto i tre anni, oppure con tre o più figli, o con disabili e anziani non autosufficienti.
Altra novità importante coinvolge la gestione delle domande. Da gennaio 2025 le domande già accolte e con pagamenti già in corso saranno ricontrollate e ricalcolate, con l’aggiunta degli eventuali benefici economici arretrati non versati in precedenza. Non solo, le domande respinte per mancata indicazione del carico di cura saranno riesaminate d’ufficio, con la possibilità che vengano accolto se in possesso dei requisiti.
Infine ultimo importante cambiamento riguarda il modello per la presentazione della domanda dell’AdI. L’obiettivo è facilitarne la compilazione. Nella domanda è stata aggiunta una lista delle strutture sanitarie alle quali richiedere la certificazione della condizione di svantaggio. In questo modo i richiedenti che hanno necessità di questa documentazione, potranno individuare più facilmente la struttura giusta.