ISEE, dal 5 marzo cambia la certificazione: sarà più facile richiedere alcuni bonus

Nuove regole per il calcolo dell’Isee a partire dal 5 marzo 2025: tutte le novità introdotte dal Dpcm numero 13 già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Lo scorso 19 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, numero 13. Il Dpcm contiene tutte le novità relative al calcolo dell’Isee (Indicatore della Situazione Economi Equivalente) che entreranno in vigore a partire dal 5 marzo.

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Isee, dal 5 marzo cambia la certificazione: sarà più facile richiedere alcuni bonus (Synergie.it)

Le modifiche stabilite dal Governo permetteranno a molti contribuenti di avere un valore finale della certificazione più basso, circostanza che consentirà di accedere più facilmente ad alcuni bonus ed agevolazioni, mentre in altri casi di ottenere importi più alti, ad esempio per l’Assegno Unico Universale che prevede varie fasce Isee con rispettive cifre erogate. Adesso si attendono gli ulteriori chiarimenti dell’Inps per capire per avere le istruzioni in merito.

Isee, cambia il calcolo dal 5 marzo: le novità introdotte dal Dpcm del 14 gennaio

Nei prossimi giorni, l’Inps fornirà le istruzioni relative al Dpcm numero 13 che prevede delle novità in relazione al calcolo dell’Isee. Le disposizioni contenute nel decreto entreranno in vigore ufficialmente il prossimo 5 marzo.

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Isee, cambia il calcolo dal 5 marzo: le novità introdotte dal Dpcm del 14 gennaio (Synergie.it)

La novità più rilevante riguarda l’esclusione dal calcolo dell’Isee di titoli di Stato, buoni di risparmio postale e altri strumenti di risparmio garantiti dallo Stato dal valore massimo di 50mila euro, ma anche di redditi connessi alla condizione di disabilità del richiedente. Inoltre, sempre attraverso il decreto, è stata stabilita una detrazione fino ad un massimo di 7mila euro per le famiglie che vivono affitto in un immobile, dove risiedono. L’importo di 7mila euro è incrementato di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo.

Grazie all’esclusione di quanto appena elencate, molte famiglie otterranno un Isee nel 2025 più basso e potranno richiedere ad alcuni bonus o agevolazioni connesse al reddito o, in alternativa, ottenere cifre più alte, ad esempio per l’Assegno Unico Universale. La misura, rivolta ai nuclei familiari con figli a carico sino ai 21 anni di età o con disabilità, difatti, prevede importi differenti in base alle fasce di Isee che dovrà essere aggiornato entro il 30 giugno. Proprio per questo motivo, l’Assegno Unico dovrebbe essere il contributo che maggiormente risentirà delle modifiche dell’Isee.

È atteso, come già detto, il messaggio dell’Inps con tutti i chiarimenti. Uno su tutti quello che interessa le famiglie che hanno già richiesto presentato la certificazione, in molti, difatti, hanno già provveduto considerato anche che il termine per ricevere da marzo gli importi aggiornati dell’Assegno Unico è fissato al 28 febbraio. Si dovrà capire se l’Isee sarà aggiornato in automatico dall’Inps o se sarà necessaria una nuova certificazione contenente il valore calcolato con le nuove regole. Infine, l’Istituto di previdenza sociale dovrà aggiornare l’Isee precompilato online adeguandosi al Dpcm.

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