Cosa cambia nei requisiti per l’Assegno di inclusione, importanti novità per alcune famiglie con il riesame della domanda non accolta.
Una delle prestazioni più importanti per le famiglie in difficoltà economica è senza dubbio l’Assegno di Inclusione (AdI). La prestazione è ormai attiva da diverso tempo, ma alcune recenti modifiche nei requisiti di accesso ne hanno modificato parzialmente l’impatto. L’AdI è destinato alle famiglie con almeno un componente nelle seguenti condizioni: anziano di età pari o superiore ai 60 anni, minore, disabile o soggetti in condizioni di disagio socio-sanitario a carico dei servizi sociali.
La prestazione prevede un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, cui devono partecipare obbligatoriamente gli adulti del nucleo familiare, impegnati in compiti di cura. Inoltre è previsto un’integrazione al reddito familiare, con l’assegnazione di una somma mensile determinata da vari fattori sia economici che anagrafici e sociali. Ma vediamo cosa cambia con le recenti modifiche annunciate dall’INPS.
Alcune modifiche dell’AdI dipendono dalla legge di bilancio 2025 che ha innalzato la soglia ISEE d’accesso fino a 10.140 euro dai 9.360 euro precedenti. Questo ha comportato un ampliamento della platea dei potenziali beneficiari. Ma anche le più recenti indicazioni operative rese note dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali hanno un peso notevole, come è confermato dall’INPS.
In particolare con il messaggio numero 592 del 17 febbraio, l’Istituto nazionale di previdenza ha fornito le indicazioni pratiche sulla gestione delle domande e in particolare sull’assegnazione d’ufficio del parametro relativo ai carichi di cura. La novità prevede che il coefficiente 0,40 per i carichi di cura sarà attribuito automaticamente agli adulti coinvolti nell’assistenza di disabili (o persone non autosufficienti), di bambini sotto i tre anni, di tre o più figli minori.
L’assegnazione avverrà anche se i carichi di cura non sono stati segnalati con la domanda. Le conseguenze sono importanti per famiglie interessate, sia per quelle con domande già accolte, sia per quelle con domande respinte per mancanza di indicazioni dei carichi di cura. È previsto il riesame di queste pratiche, con la possibilità di accoglimento, se i requisiti sono presenti. Insomma famiglie precedentemente escluse potrebbero rientrare nella prestazione.
Lo scopo di queste modifiche operative è fornire tutti gli strumenti e il supporto possibile alle famiglie coinvolte in carichi di assistenza. Un passo avanti importante per chi finora è stato escluso dal contributo economico. Tra l’altro il riesame prevede che se le domande saranno accettate, siano versati anche le somme spettanti non ricevute in precedenza.
Visto che il rischio esiste, ecco come accertarsi che in una camera d'albergo non ci…
È gioia immensa a Buckingham Palace, dove nelle ultime ore è stato rivelato pure il…
Novità nel settore dell'Intelligenza Artificiale (IA), questa soluzione non teme paragoni. Un nome nuovo da…
Forse non tutti lo sanno, ma esiste un trucco molto semplice per vedere due canali…
Buoni fruttiferi postali, che cosa si modifica con il 5 marzo. Una novità che avrà…
Per molte persone dire "no" è particolarmente difficile. Ecco come iniziare a farlo con i…