A proposito del canone RAI, c’è la possibilità di non pagare ma bisogna rispettare una precisa scadenza. Per ottenere questo privilegio c’è tempo fino al 30 giugno. Andiamo a vedere che cosa bisogna fare.
Come è noto, il canone RAI è la quota che ciascun italiano deve pagare per dare il suo contributo a quella che è l’informazione ed in generale la televisione pubblica. Si tratta a tutti gli effetti di una imposta e di conseguenza non si può scappare dal suo pagamento. O almeno apparentemente. In passato, infatti, erano davvero tantissimi gli evasori da questo punto di vista, ma una svolta significativa è arrivata nel momento in cui il suo pagamento è stato legato, per così dire, a quello della bolletta per il pagamento dell’utenza energetica.
E’ stata una svolta significativa. In pratica, per spiegarla in breve, la cifra da pagare viene divisa nei primi dieci mesi dell’anno ed addebitata in bolletta in altrettante mensilità. Anche se non tutti lo sanno, in alcune situazioni specifiche si può ottenere di non pagare il canone RAI ma bisogna seguire la procedura che adesso andremo ad illustrare in maniera dettagliata. Prima di procedere, però, ti ricordiamo che avrai tempo solo fino al 30 giugno. Auguriamo per questo motivo una buona lettura a tutti.
Canone RAI, in questo modo non paghi: ecco che cosa sapere
Di base il pagamento è automatico. Questo vuol dire che se non ci sono specifiche comunicazioni, l’addebito in bolletta avviene in maniera regolare nei primi dieci mesi dell’anno. In tal senso, però, c’è un modo per non pagare. Occorre presentare, infatti, una dichiarazione sostitutiva di non detenzione per evitare che avvenga il suddetto addebito in bolletta. Per ottenere l’esonero è necessario però che nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo.
Per chi si trova nella situazione di voler chiedere questa esenzione c’è tempo fino al 30 giugno per presentare tale dichiarazione sostitutiva e non di più, e varrà solo per il secondo semestre dell’anno in corso. Attenzione, chiaramente, a chi presenta una dichiarazione che non contiene il vero, dal momento che per ragioni a dir poco ovvie ciò non è concesso. Da questo punto di vista, però, occorre ricordare ciò che adesso andremo ad illustrare.
L’ingresso in casa per effettuare il controllo sul possesso di eventuali apparecchi televisivi presenti in quel determinato nucleo familiare è a tutti gli effetti una perquisizione domiciliare, che può essere espletata solo ed esclusivamente dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria. Anche questo è un elemento che non va in nessun caso sottovalutato.
