INPS annuncio importante per molte famiglie alle prese con l’Assegno di Inclusione (AdI), cresce il bonus affitto collegato. Chi può beneficiarne.
In questi giorni non mancano delle interessanti novità per molti beneficiari dell’Assegno di inclusione (AdI). Si tratta di aggiornamenti di rilievo che riguardano vari aspetti dai carichi di cura assegnati d’ufficio al pagamento di arretrati non precedentemente conteggiati, alla ridefinizione di domande in precedenza non accolte.

Come si vede si tratta di novità di grande rilievo e che certamente faranno tirare un sospiro di sollievo a molti nuclei familiari beneficiari. Ma gli aggiornamenti non sono terminati. Infatti notizie di rilievo ci sono anche per il reddito di accesso all’Assegno di Inclusione (AdI), da non confondere con il valore ISEE, e di conseguenza per la quota di affitto della quota beneficiare.
Bonus affitto chi può beneficiarne ora
Iniziamo con ordine, toccando i vari punti connessi alla quota affitto. Con la legge di bilancio approvata a fine 2024, il valore ISEE con il quale accedere all’Assegno di Inclusione è cresciuto fino a 10.140 euro, dai precedenti 9.360 euro. A crescere anche il reddito familiare proprio a 10.140 euro, ma solo per i nuclei familiari con affitto di locazione a carico.

Quindi la soglia del reddito familiare è di 6.500 euro (da moltiplicare per il parametro della scala di equivalenza) per famiglie con minori, disabili od over 65 anni. Diventa di 8.190 euro per le famiglie di solo over 67 o di over 67 con disabili a carico (da moltiplicare per il parametro della scala di equivalenza). E infine di 10.140 euro per le famiglie con abitazione in locazione.
Quindi annualmente le famiglie in locazione possono ricevere una quota affitto pari a 3.640 euro, circa 300 euro mensili. Mentre i nuclei familiari composti da over 67 o da over 67 più disabili a carico possono ricevere fino a 1.950 euro, circa 162 euro al mese. Questo aggiornamento avrà delle conseguenze di rilievo per molte famiglie alle prese con l’affitto da pagare.
Infatti molti nuclei beneficiari potranno ricevere solo la quota relativa all’affitto, senza dover accedere alla quota per l’Assegno di inclusione completa. Di certo si tratta di una buona notizia per molti percettori della prestazione per la riattivazione sociale e lavorativa. In questo modo la platea dei beneficiari del sostegno per l’affitto si allarga, venendo incontro proprio alle famiglie con difficoltà.
Il funzionamento della prestazione in questo modo si avvicina molto a quello del Reddito di Cittadinanza (RdC), con un numero di beneficiari più levato rispetto al passato quando le restrizioni, anche per i nuclei familiari in affitto, erano maggiori.