Nel momento in cui si hanno dei debiti e delle proprietà, ecco quando bisogna seriamente iniziare a temere un pignoramento da parte del Fisco. Vediamo la cifra che fa scattare il provvedimento e che cosa sapere.
Sono davvero tante le famiglie che stanno vivendo una fase ed un momento di profonda difficoltà in termini economici. L’affanno, in generale, è molto diffuso, per svariati motivi, nel Paese, dal momento che mancano gli investimenti capaci di creare nuovi posti di lavoro. Questo crea una contrazione in termini economici che, a sua volta, non permette agli stipendi di crescere e di adeguarsi agli aumenti del costo della vita. Insomma, diventa una spirale non solo pericoloso, ma anche da cui è difficile uscire.

Non a caso molte famiglie, anche in caso di possesso di proprietà, si possono trovare a contrarre dei debiti che possono rappresentare davvero una scure sulla tenuta di quella famiglia. Sicuramente in termini economici, ma anche proprio nei rapporti tra le parti. In tal senso, lo spauracchio principale in una situazione di questo tipo è rappresentato sicuramente dal pignoramento. Andiamo a vedere, però, davanti a quale cifra scatta questo provvedimento e quanto è concreto come rischio che si corre.
Debiti e proprietà: quando bisogna temere il pignoramento
Come è noto, non si può generalizzare parlando di debiti. Maggiori, infatti, sono le cifre accumulate nel tempo da pagare, maggiori sono ovviamente i rischi che si corrono. Per esempio, per debiti fino a 20.000 euro, l’Agenzia delle Entrate Riscossioni può iscrivere una ipoteca su uno o più immobili di proprietà della persona presa in esame, rendendo difficile venderli o ottenere mutui. Pur essendo un problema, non è certamente questo però il rischio maggiore che si corre. Anzi, c’è qualcosa che è sicuramente più temibile.

Se il debito che è stato contratto e che è maturato supera i 120.000 euro e sei proprietario di più di un immobile, allora il Fisco può avviare una procedura di pignoramento nei tuoi confronti che può portare successivamente ad una vendita forzata all’asta. Attenzione, però, ad un aspetto non di poco conto ma che in molti ignorano totalmente. La prima casa, infatti, è impignorabile ma solo ed esclusivamente se è l’unica di proprietà, non di lusso (A/8 o A/9) e se si ha la residenza.
Oltre agli immobili, però, ricorda sempre che il Fisco può colpire anche i conti correnti, gli stipendi, le pensioni ed i veicoli, andando ad aggravare ancora di più la situazione finanziaria. Insomma, si tratta di un tema davvero molto complicato, visto che i rischi che si corrono sono davvero tanti.