Assegno unico e universale, gli appuntamenti in arrivo per tutte le famiglie. Quando ci saranno i prossimi pagamenti, finita l’attesa.
In questi giorni si comincia a parlare dei prossimi pagamenti INPS in arrivo. L’attesa per milioni di cittadini sta per concludersi: dalle pensioni alla NASPI, dall’Assegno di inclusione all’Assegno unico e universale le date degli accrediti sono già disponibili o lo saranno nel giro di poco tempo.

In particolare per l’Assegno unico e universale (AUU) è possibile stilare un calendario attendibile. La misura, ricordiamo, è riconosciuta a tutte le famiglie con figli a carico. La portata della prestazione dipende dall’età del figli e dalla situazione economica attestata dall’ISEE in corso di validità. Anche nei pagamenti dell’AUU non mancano delle novità che occorre segnalare.
Assegno unico e universale, i giorni prestabiliti per i versamenti di marzo
Iniziamo quindi con la segnalazione delle novità prevista con il messaggio INPS numero 633 del 19 febbraio 2025. La comunicazione riguarda i pagamenti dell’Assegno unico per i mesi da febbraio a giugno 2025.Nel dettaglio il pagamento da febbraio a giugno 2025 delle prestazioni che non hanno subito variazioni sono accreditati a partire dal giorno venti del mese.

Invece la prima rata in assoluto della misura è erogata nell’ultima settimana del mese successivo a quello di presentazione della domanda stessa. Nella stessa settimana l’INPS versa gli importi delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno abbia conguagli a credito o a debito. Quindi intorno al 20 marzo sono previsti in arrivo i primi pagamenti per chi non ha avuto modifiche nell’assegno, mentre tutti gli altri percettori dovranno attendere l‘ultima settimana del mese.
A febbraio sono poi stati versati gli incrementi dovuti alla rivalutazione annuale ISTAT, pari allo 0,80 per cento. A questo proposito però occorre ribadire che senza l’aggiornamento dell’ISEE, con scadenza febbraio 2025, l’INPS eroga a marzo solo l’importo minimo dell’AUU. Qualora l’ISEE sia consegnato entro giugno tuttavia, gli importi sono ricalcolati e l’INPS provvede all’accredito degli arretrati spettanti.
L’ISEE aggiornato può essere richiesto mediante patronato, o l’applicazione mobile INPS Mobile o sul portale unico ISEE. Si deve provvedere quindi al più presto, se l’aggiornamento non è stato presentato entro la scadenza prevista. Solo così si ottiene la somma congrua alla condizione familiare e anche gli eventuali arretrati che spettano. Da ricordare che altri elementi contribuiscono alla determinazione dell’importo.
Il numero dei figli a carico, oltre alla loro età, l’eventuale condizione di disabilità e la condizione di lavoro dipendente di ambedue i genitori spinge in alto l’importo. Per questo conviene tenere a mente l’aggiornamento dell’ISEE familiare che attesta queste importanti informazioni.