Pensioni di marzo, quali sono le condizioni per il ritiro del prossimo mese. Vediamo cosa aspetta chi andrà in Posta.
Ci avviciniamo ormai alla conclusione del mese di febbraio e per i pensionati quindi si avvicina la scadenza più attesa, quella relativa al ritiro e all’accredito dell’assegno mensile della pensione. Un importante che come al solito si svolge seguendo il calendario prestabilito a seconda delle modalità di ritiro.
I pensionati, infatti possono scegliere la tipologia di ritiro: direttamente in contanti presso l’ufficio postale oppure con accredito diretto con bonifico sul conto corrente, libretto postale, carta postepay e così via. Bisogna tuttavia tenere conto del limite di mille euro. Per il ritiro in contanti la cifra non deve superare questa soglia. In caso contrario l’unico sistema è l’accredito con strumenti tracciabili, cioè con bonifico.
Se per tutti i pensionati INPS si avvicina il momento di ricevere l’assegno mensile, si devono ricordare alcune differenze nel calendario. Uffici postali e banche infatti non seguono le stesse regole nelle lavorazioni e negli accrediti. Le banche infatti non svolgono attività lavorativa nei giorni non bancabili, cioè il sabato e i festivi. Mentre gli uffici postali lavorano anche il sabato mattina.
Questo significa un possibile sfasamento nei pagamenti delle pensioni in alcuni mesi. A marzo infatti il primo giorno del mese cade di sabato. Quindi le banche non effettuano servizio. Di conseguenza i pensionati con accredito dovranno attendere il primo giorno bancabile, lunedì 3 marzo. Per il ritiro in contanti poi bisognerà attenersi al calendario emanata da Poste. Perciò i primi a poter ritirare il loro assegno saranno i pensionati con cognome che inizia per A e B, con anticipo di due giorni rispetto altri pensionati.
Il calendario alfabetico è consigliato da Poste italiane per evitare assembramenti e lunghe attese davanti gli sportelli. Chi invece ha un conto BancoPosta, carta Postepay Evolution, Libretto di Risparmio può utilizzare gli sportelli di Postamat per il prelievo in contanti dell’accredito INPS. Ad essere pagati in contanti da sabato primo marzo sono i trattamenti pensionistici e previdenziali, gli assegni, le indennità, comprese quelle di accompagnamento.
Un servizio importante per chi effettua il ritiro della pensione è quello offerto per le carte di debito associate a libretti di risparmio postale. Queste consentono una polizza assicurativa fino a 700 euro all’anno sui furti di contanti che avvengono nelle due ore successive al prelievo presso gli sportelli postali e quelli Postamat. Una protezione da non sottovalutare e da considerare per chi effettua operazioni di prelievo.
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