Queste famiglie dovranno restituire i soldi dell’assegno unico in 5 rate: che batosta

Assegno unico e universale, una brutta sorpresa in arrivo per molte famiglie. Scopriamo di che cosa si parla.

La prestazione a favore delle famiglie con prole più diffusa e richiesta è senza dubbio l’Assegno unico e universale. Si tratta di un contributo economico erogato dall’INPS su domanda online dell’interessato. L’importo varia a seconda di alcuni fattori ben specifici: la composizione del nucleo familiare, con riferimento al numero e all’età dei figli, la situazione economica, la condizione lavorativa dei genitori, l’eventuale presenza di figli disabili.

In particolare, la condizione economica del nucleo familiare è testimoniata dall’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente). In base a questo valore, l’importo dell Assegno unico cambia, favorendo le famiglie che presentano un ISEE in corso di validità con valore più basso. In questi giorni sta crescendo l’attesa per le date dell’accredito del mese, ma un’altra notizia sta turbando le molte famiglie beneficiarie dell’AUU.

Assegno unico, un imprevisto inatteso per alcuni beneficiari

Come noto, le date della disponibilità dell’Assegno unico non saranno più rese note dall’INPS in anticipo sul Fascicolo previdenziale del cittadino. Ma in questi giorni l’INPS sta rendendo visibili i conguagli. Si tratta di somme extra che non hanno a che fare direttamente con gli importi dell’AUU.

Prima delle rate mensili dell’Assegno unico, l’INPS erogherà le somme relative ai conguagli. I conguagli sono delle differenze tra quanto i percettori hanno ricevuto e quanto dovrebbero invece ricevere. Nel caso abbiamo ricevuto somme inferiori a quanto loro spettante si parla di conguagli positivi, invece per nel caso contrario con somme ricevute superiori a quelle spettanti, ci sono conguagli negativi.

Proprio in questi giorni, l’INPS sta verificando le somme sta inviare come conguagli e molte famiglie stanno ricevendo un notizia certamente non piacevole. Sono infatti previste delle trattenute per i conguagli a  debito. Lo scopo è recuperare le somme che queste famiglie hanno ricevuto in più. Comunque il meccanismo di recupero cerca di tutelare la famiglie debitrici.

La trattenuta non può superare il 20 per cento del totale della rata mensile spettante in pagamento. Il meccanismo di recupero è confermato dall’INPS nelle comunicazione di avviso dei conguagli a debito. Facciamo un esempio per chiarire la questione. Nel caso di un conguaglio a debito complessivo pari a 200 euro, la somma che l’INPS trattiene mensilmente non può oltrepassare i 40 euro.

In questo modo l’INPS recupera il suo credito in cinque rate da 40 euro. Da ricordare che l’INPS nell’avviso indica anche a quale competenza si riferisce il conguaglio, con la data di liquidazione della somma versata.