Una prestazione molto importante, il Reddito di Libertà pari a un contributo di 500 euro al mese: ecco di cosa si tratta nello specifico.
Quando si parla di bonus sociali e contributi economici si intende nella maggioranza dei casi di aiuti ai soggetti più svantaggiati in termini lavorativi, sanitari, reddituali e via di seguito. Che si tratti di anziani, disabili, disoccupati di lunga durata o di interi nuclei gli interventi pubblici sono necessari per rendere possibile una vita dignitosa.

Un esempio classico degli aiuti di questo genere è dato ai bonus sociali per le forniture di energia elettrica, acqua e gas. Uno sconto in bolletta per le famiglie numerose e in difficoltà economica necessari per affrontare le spese per le utenze. Ma esistono anche aiuti per categorie particolari, in condizioni estremamente complesse.
Reddito di Libertà, come presentare la domanda
L’agevolazione economica della quale stiamo parlando, il Reddito di libertà, è destinato alle donne vittima di violenza, con e senza figli. Le beneficiarie del contributo devono essere seguite dai servizi sociali e dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni nei percorsi di allontanamento dalla violenza.
Lo scopo dell’aiuto è contribuire a mantenere l’autonomia economica nel difficile percorso di recupero sociale. Il Reddito di Libertà è compatibile con altre forme di sostegno e sussidio al reddito, come per esempio l’Assegno di Inclusione (AdI). Proprio in questi giorni è entrato in vigore il decreto interministeriale del Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell’Economia e delle finanze relativo al Reddito di Libertà, riguardante il contributo.

Il provvedimento chiarisce la disciplina del contributo e le modalità di presentazione delle domande. Anche l’INPS ha pubblicato una circolare (numero 54 del 5 marzo 2025) per chiarire le modalità di trasmissione della domanda. Diciamo innanzitutto che la misura è pari a un contributo di 500 euro al mese per massimo 12 mensilità, erogato in un’unica soluzione. La domanda deve essere presentata direttamente dalla interessate o da un loro rappresentante legale oda un delegato, per via digitale all’INPS nell’apposita sezione.
La richiesta si invia tramite il Comune di riferimento, usando il modulo SR208, con la denominazione Domanda Reddito di Libertà, che si trova alla voce Moduli, del sito dell’INPS. Le domande per l’anno in corso sono presentabili entro il 31 dicembre 2025. Da segnalare che le istanze già presentante all’Istituto di previdenza sociale e non accolte per mancanza di fondi hanno priorità nell’assegnazione del contributo, purché ripresentate nel periodo transitorio che va dal 5 marzo al 18 aprile di quest’anno.