Il Codice della Strada prevede delle precise norme per i veicoli aziendali ricevuti in comodato d’uso o per quelli a noleggio: gli obblighi da rispettare per evitare pesanti sanzioni.
Sono numerosi gli obblighi per gli automobilisti previsti dal Codice della Strada italiano. Non si tratta di sole disposizioni da rispettare quando si è alla guida di veicoli, ma anche per quanto riguarda la proprietà e l’uso dei mezzi.

Per quanto riguarda l’uso del veicolo, l’articolo 94 del Codice della Strada stabilisce le disposizioni quando un mezzo viene usato da un soggetto diverso dal proprietario. Può capitare, difatti, di prestare l’auto ad un amico o un familiare, ma anche di ricevere in comodato d’uso un veicolo aziendale o di noleggiare un auto a lungo termine. In casi simili è necessario prestare attenzione alle norme previste per non rischiare pesanti sanzioni che possono superare anche i 3.500 euro in base alla gravità della violazione.
Mancata comunicazione per auto in comodato d’uso: le multe previste dal Codice della Strada
Non è raro prestare l’auto ad un familiare convivente. In questi casi, non sono previste particolari disposizioni, mentre se si tratta di un amico o di un parente non convivente bisogna conoscere quanto stabilito dall’articolo 94 del Codice della Strada che regola l’uso di veicoli da parte di un soggetto diverso dal proprietario. Regole che valgono, dunque, anche quando si riceve in comodato d’uso un veicolo aziendale o quando si stipula un contratto di noleggio a lungo termine.

Secondo quanto stabilito dall’articolo in questione, l’utilizzo di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi intestati ad un’altra persona per oltre 30 giorni consecutivi deve essere necessariamente comunicato al Dipartimento per i trasporti in modo da aggiornare la carta di circolazione. Non solo, in questo modo la Motorizzazione Civile sarà a conoscenza dell’identità di colui che ha la disponibilità del veicolo e aggiornerà l’archivio nazionale.
Violando queste specifiche norme si rischiano pesanti sanzioni che variano da un minimo di 727 euro ad un massimo di 3.629 euro. Alla multa si può anche aggiungere anche alla sanzione accessoria del ritiro immediato della carta di circolazione del veicolo.
Chi, invece, viene sorpreso alla guida di un veicolo, per il quale non è stata comunicata la variazione al Dipartimento per i trasporti nei tempi previsti dalla legge (30 giorni), rischia una multa che, in base alla gravità della violazione, può variare dai 363 a 1.813 euro. La multa viene ridotta del 30% se viene pagata entro cinque giorni dalla contestazione o dalla violazione.