Articolo scritto per noi dopo il test di prodotto effettuato dalla prof.ssa Jessica Redighieri – qui un video!
Alcune sono grandi e massicce, altre sono leggerissime e trasportabili. Alcune si collegano direttamente al proiettore, altre si collegano direttamente al pc. Alcune sono senza fili e altre con il cavo. Hanno caratteristiche diverse le document camera di Elmo, ma tutte permettono di fare una cosa eccezionale: trasformare tutto quello che vediamo in realtà digitale.
Voglio raccontarti della prima volta che ho provato le document camera di Elmo. Non sapevo nemmeno cosa fossero questo strumenti, ne avevo sentito parlare un paio di volte, ma non avevo mai avuto l’occasione di vederne una dal vivo e soprattutto di testarle.
Apro il pacco più grande e mi trovo davanti la Elmo L12iD. Mi sembra un attrezzo da sala operatoria oppure un super microscopio da laboratorio. Tolgo l’imballaggio e con un po’ di forza la appoggio sulla scrivania. Si accomoda, molto solida e ben stabile. “E adesso cosa ci faccio?”, è il mio primo pensiero.
Leggendo il manuale delle istruzioni la sistemo, giro il braccio che può essere ruotato su più assi e scopro che può essere collegata direttamente al proiettore sia con HDMI che VGA ma non avendone uno a disposizione decido di collegarla direttamente al pc con l’USB 3.0. Abituata a dover faticare con i collegamenti di dispositivi esterni, mi stupisco piacevolmente quando vedo la Document Camera accendersi e soprattutto comunicare immediatamente con il computer.
Collegato il tutto al pc, accedo al sito di Elmo e scopro che ci sono ben 2 software che mi permettono di lavorare con le document camera Elmo.
Uno è ImageMate4 e l’altro Elmo Interactive Toolbox.
Apro il primo, ImageMate4, molto semplice, con una grafica minimal. La prima cosa che mi viene chiesta è di scegliere se voglio vedere sul pc l’immagine inquadrata dalla document camera oppure l’immagine ripresa dalla webcam.
“Molto interessante, in un passaggio è possibile cambiare inquadratura! Utilissimo per la registrazione delle lezioni online oppure per parlare a un grande pubblico.”.
Scelgo di mostrare l’immagine inquadrata dalla document camera ed ecco che compare sul mio pc il piano della scrivania. Per ora niente di eccezionale, vedo in digitale un piano reale, ma non mi emoziona. Provo con un libro, lo sistemo sotto la document camera e già inizia ad attirare la mia attenzione.
Leggo sulla camera che ci sono uno zoom ottico a 12x e uno zoom digitale a 8x. Questo significa che posso ingrandire l’immagine di 96x?
Devo assolutamente provare. Sulla base della camera vedo dei tastini con + e – quindi inizio con lo zoom in e… magia. Il libro si anima e riesco piano piano (nemmeno tanto piano in realtà) a vedere bene prima tutte le scritte, poi lettera per lettera e alla fine riesco quasi a entrare nella carta vedendone la trama. Sembra di toccare ogni singola fibra del foglio.
Voglio fare un’altra prova. Ho una piccola piantina vicino alla scrivania, la prendo e la metto sotto la document camera. Accendo la luce led della camera. Vedo le foglie come non le avevo mai viste. Sembra quasi di guardarle al microscopio.
Ma vedo che c’è anche la possibilità di scattare foto e di fare riprese video dal software. Provo anche questa funzione e con il microfono integrato nella camera registro una breve spiegazione della pagina del libro che sto inquadrando. Il file viene salvato direttamente nel pc e posso riguardarlo. Inizia a piacermi sempre di più questo strumento.
Passo al secondo software, Elmo Interactive Toolbox, lo apro e… una marea di strumenti! “In classe qui ci si può divertire da pazzi!”
Trovo veramente qualsiasi funzione e qualsiasi strumento che mi possano servire. Ovviamente provo tutto quello che vedo.
Inizio con gli strumenti di base. Prendo lo strumento penna e scrivo virtualmente sopra la pagina del libro che sto inquadrando, sbaglio una lettera e con lo strumento gomma cancello, evidenzio un passaggio importante del libro con lo strumento evidenziatore e prima di girare pagina scatto una foto per non memorizzare tutto il lavoro che ho fatto fino a quel momento.
Nella pagina successiva c’è lo spazio per un disegno, decido di fare una “copia dal vivo”, inserisco un’immagine presa dal pc, la avvicino allo spazio e la ingrandisco, con i diversi colori della penna creo il mio disegno. Mentre lo creo però decido di registrare tutto il procedimento quindi avvio la modalità registrazione ed ecco che dal primo tratto fino all’ultimo riempimento di colore tutto si imprime e diventa un video. Entusiasmante. Posso documentare davvero ogni cosa.
Mi diverto anche con tutti gli altri strumenti che mi permettono di nascondere parte dello schermo oppure di mostrare solo una sezione dell’inquadratura. Aggiungo fogli di base a righe o quadretti proprio come se stessi lavorando sul quadernone. Aggiungo note, testi e forme. Non finiscono mai questi strumenti.
Sono completamente rapita dalla quantità di possibilità che offrono la document camera e i software. Iniziano a frullarmi per la testa tantissime attività da fare in classe che potrebbero essere facilitate dall’utilizzo di questi strumenti.
Ma questa è un’altra storia che vi racconterò nel prossimo articolo dedicato alla didattica con le document camera Elmo.