Secondo una ordinanza del Tar questa serie di antenne devono essere demolite perché ritenute abusive. Ma si può fare davvero? E quali saranno le ripercussioni sui segnali del digitale terrestre?
Nel corso del tempo, e ce ne siamo accorti soprattutto nell’ultimo periodo in cui ci siamo totalmente imbarcati nella nuova grande avventura del digitale terrestre di nuova generazione, la tecnologia è cambiata ma, come sempre succede, alcune cose non sono cambiate e sono anzi state riciclate.

È il caso delle antenne. Anche se infatti c’è necessità di nuove antenne e di aggiornamenti alla tecnologia esistente per trasmettere nello spazio di frequenze che sono ora a disposizione, tanta parte della tecnologia è ancora lì ed è esattamente la stessa che veniva utilizzata prima della rivoluzione.
Ma in alcuni casi, e un esempio è la storia di cui ti parliamo oggi, quelle antenne sono lì ma non dovrebbero esistere. E ora si muove la giustizia. La domanda è: che ne sarà del segnale con le antenne abusive?
Come finirà con le antenne abusive?
Se costruisci qualcosa nel giardino condominiale e non hai ricevuto nessuna autorizzazione dall’inizio, molto probabilmente tutto finirà con l’eliminazione di quello che hai inserito nel giardino condominiale senza permesso. Qui non siamo in un giardino condominiale, anche se siamo comunque in un’area che può essere considerata allo stesso tempo privata e di interesse pubblico.

Sopra Torino, infatti, c’è un piccolo bosco di antenne che sono lì da quasi 50 anni. Si tratta dei tralicci che si trovano sul cosiddetto Colle della Maddalena. Una serie di antenne che fanno, verrebbe da dire, parte del paesaggio intorno a Torino. Questi tralicci, sono sette in tutto, sono però da sempre stati ritenuti abusivi dalle autorità locali. Non sarebbero dovuti essere installati e infatti, fin dalla loro installazione, si sono battuti molti comitati locali per cercare di eliminarli. Ma non si era ancora raggiunta nessuna decisione.
Ora pare che una decisione sia stata presa da parte del TAR che sta, quindi, dando ragione a tutti quelli che si erano opposti all’installazione delle antenne. Su queste antenne, nonostante siano abusive, sono installati i sistemi dei ripetitori che utilizzano moltissime emittenti, soprattutto locali. E infatti il problema, nel momento in cui verranno eliminate e spostate da un’altra parte, sarà dove posizionare le nuove antenne che dovranno servire la stessa zona.
Sono decenni che nell’area intorno a Torino si parla delle antenne e soprattutto di queste antenne. Basta ricordare come nel 2015 fu presentato un piano dal comune per ridurre l’elettrosmog che la selva di antenne sul Colle della Maddalena produce e che colpisce Pecetto, Moncalieri e anche Torino.
L’eliminazione di queste vecchie antenne fa quindi anche in un certo senso parte di quel piano di bonifica per diminuire i valori dell’elettrosmog. È chiaro però che occorre trovare una soluzione alternativa. Di conseguenza, le antenne abusive per ora non andranno da nessuna parte fino a quando non verrà stabilito dove si troveranno le loro sostitute.